Tag: Amedeo Amodio

  • Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio

    Lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio

    Lo schiaccianoci coreografato da  Amedeo Amodio, è nel panorama della danza classica internazionale un eccezione di particolare bellezza e fascino.

    La capacità di interpretare la storia con movimenti coreutici di neo classico fino a sfociare nel contemporaneo contaminato addirittura da break-dance ed Hip hop; fa, di questa edizione, uno spettacolo che toglie il respiro. 

    A mio modesto parere una delle migliori al mondo che abbia mai visto. A partire dalla danza continua, senza alcun momento di riposo dalla prima scena all’ultima.

    Le scenografie e i costumi di Luzzati aggiungono fascino ed atmosfera fiabesca, sogno, desiderio di lasciarsi andare al mondo onirico puro.

    Daniele Cipriani ne ha intuito la portanza culturale e, affidando i ruoli principali alle più grandi étoiles internazionali, ne ha fatto un evento unico al mondo.

  • Carmen di Amedeo Amodio Anbeta Toromani Amilcar Moret Gonzalez

    Carmen di Amedeo Amodio Anbeta Toromani Amilcar Moret Gonzalez

    Un’opera-gioiello, incastonata tra le musiche di Bizet e firmata dal genio di Amedeo Amodio sulla “solitudine tragica e selvaggia di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza”.

    Cosi il maestro Amedeo Amodio, incontrastato genio dello spettacolo,  ci racconta la sua Carmen:

    Ah, Carmen! Ma Carmen adorée!”.
    Sulle ultime note dell’opera si chiude il sipario.
    In palcoscenico inizia lo smontaggio delle scene.
    A poco a poco il personale e quanti altri hanno assistito allo spettacolo da dietro le quinte, vengono catturati dai fantasmi del dramma appena trascorso e man mano, un gesto, una frase, uno sguardo li spinge ad immedesimarsi in ognuno dei personaggi, per puro caso. Sarà, dunque, per puro caso che Don José incontra Carmen, che rappresenterà per lui l’unico momento di vita autentica, intensa, ma anche quello della morte. A questo punto è tutto stabilito, meno il percorso o labirinto dei due destini ormai indissolubilmente legati. Così si potranno creare accostamenti scenici imprevedibili e surreali, ma sempre volti verso un’unica fine. Sarà comunque Carmen, profondamente consapevole dell’ineluttabilità del momento finale, a condurre il gioco trasgressivo ed eversivo, in un impossibile tentativo di sfuggire alla sua sorte. La scena, come la musica, si svuota durante lo svolgimento del racconto, fino a rimanere nel momento finale completamente scarna, desolata ad esprimere la “solitudine tragica e selvaggia” di una donna che cerca di affermare il proprio diritto all’incostanza”.

    Il balletto in due atti è tratto dal racconto di Prosper Merimée, la coreografie e la regia sono di Amedeo Amodio sulle celebri musiche di Georges Bizet, con l’adattamento e gli interventi musicali originali di Giuseppe Calì e le scene ed i costumi di Luisa Spinatelli.


    Creata nel 1995 dal maestro Amodio per Aterballetto, questa versione di Carmen è stata prodotta dalla Daniele Cipriani Entertainment per diverse stagioni e palcoscenici teatrali, sempre con grande successo di pubblico.

    In particolare le foto di Massimo Danza di questo servizio riprendono lo spettacolo del 9 marzo 2018 al Teatro Olimpico di Roma, con una splendida Anbeta Toromani ad interpretare Carmen, affiancata dal vigoroso Amilcar Moret Gonzalez (Don José), da Marco Lo Presti (Escamillo), Ilaria Grisanti (Micaela), Mattia Tortora ed i solisti e la compagnia di Daniele Cipriani.

    Paola Sarto

    Foto Massimo Danza

  • Prélude à l’après-midi d’un faune

    Prélude à l’après-midi d’un faune

    Museo Giacomo Manzù – Ardea 13 luglio 2018 a cura di Daniele Cipriani Entertainment

    coreografia: Amedeo Amodio – voce: Vanessa Gravina – danzatori: Susanna Elviretti Umberto Desantis – flauto: Massimo Mercelli – arpa: Emanuela Degli Esposti

    Foto Massimo Danza

  • ANBETA TOROMANI E ALESSANDRO MACARIO IN  “COPPELIA” DI AMEDEO AMODIO

    ANBETA TOROMANI E ALESSANDRO MACARIO IN  “COPPELIA” DI AMEDEO AMODIO


    Grande successo per la prima della “Coppélia” di Amedeo Amodio e calorosi applausi del pubblico per la brillante coppia di stelle Toromani-Macario.

    Anbeta Toromani e Alessandro Macario sono i primi ballerini della “Coppelia” di Amedeo Amodio prodotta dalla Daniele Cipriani Entertainment. Lo spettacolo ha inaugurato la tournée al Teatro Nuovo Giovanni da Udine riscuotendo il caloroso consenso del pubblico: assieme alle due stelle, l’atletico corpo di ballo ed i pregevoli solisti della Daniele Cipriani Entertainment, con la regia e le coreografie di Amedeo Amodio, l’assistenza alla coreografia di Stefania Di Cosmo, le scene di Emanuele Luzzati e Luca Antonucci, i costumi di Luisa Spinatelli, le luci di Marco Policastro, le musiche di Léo Delibes e Giuseppe Calì.

    L’opera è ispirata al racconto di E.T.A. Hoffmann, “L’uomo della sabbia” ed è stata creata da Amodio nel 1995 per l’Aterballetto. Una composizione assolutamente originale, ambientata su un grande set cinematografico  dove la storia si svolge come le riprese di un film, in un continuo scambio tra realtà e “girato”,  sotto la direzione dell’ambiguo regista-mago Coppelius: Nataniele, fidanzato con Clara, si innamora di Olimpia senza accorgersi in realtà che si tratta di un automa costruito da Coppelius. Clara, in preda alla gelosia, scoprirà la reale natura di Olimpia e vi si sostituirà, soggiogando Coppelius e riconquistando l’amato Nataniele: ma la storia ha un finale “noir” perché Coppelius, esercitando la sua influenza nefasta su Nataniele, lo induce a gettarsi da una torre. 

    La Coppélia di Amodio è avvincente come un film noir, spumeggiante come un musical, divertente come un varietà. Un fantastico omaggio al grande cinema hollywoodiano, ne ricrea le atmosfere leggendarie degli anni d’oro, con fascinosi richiami ai miti del nostro immaginario collettivo, ai grandi musical, ed anche a tre personaggi consegnati ormai alla storia del cinema, Charlot, Frankenstein e Dracula.

    Non mancano le citazioni coreografiche, Balanchine, Alvin Ailey ed i diversi stili di danza con i rispettivi risvolti evocativi: valzer, cha-cha-cha, mambo, tango.  Lo spettacolo scorre sempre con levità e fine umorismo, persino i diversi lati oscuri del racconto, lasciati intatti dal maestro Amodio nel loro spessore sinistro.

    Anbeta Toromani, prima ballerina dell’Opera di Tirana ed ospite di consolidata fama in eventi e gala, è una stella di grande popolarità presso il pubblico italiano; nella sua interpretazione di Clara ci ha incantato per eleganza e poesia, la sua arte coreutica arriva sempre dritta al cuore, e commuove.  L’abbiamo avvicinata nei camerini per manifestarle il nostro apprezzamento e ci ha confidato di essere estremamente grata al maestro Amodio che le consente di esprimersi artisticamente secondo le proprie corde, avendo egli la straordinaria capacità di “cucire” le coreografie come un abito su misura per il danzatore.  Sensibilità vibrante e volontà d’acciaio, Anbeta rivela una feconda maturità artistica unita ad una sorprendente, autentica modestia, che il suo sguardo profondo e sincero, appena velato di romantica malinconia, ci conferma.

    Alessandro Macario, primo ballerino del Teatro San Carlo di Napoli ed etoile internazionale con numerosi riconoscimenti a suo favore, riempie la scena con carismatica presenza e sgargianti doti interpretative: in coppia le due stelle fanno scintille, un vero piacere vederli ballare assieme. Alessandro ed Anbeta sono compagni anche nella vita oltre che sulla scena, una coppia che riverbera armonia ed intesa, simili anche  per simpatia e spontaneità; siamo contenti di avere due foto con loro e che qui volentieri pubblichiamo.

    Vi consigliamo di non perdervi questo spettacolo, ecco le prossime tappe della tourneé: Carpi ( 20 gennaio – Teatro Comunale), Piacenza ( 22 gennaio -Teatro Municipale), Pavia ( 3 febbraio – Teatro Fraschini), Bologna (16 – Teatro Duse), Gorizia (18 febbraio – Teatro Comunale).

    Paola Sarto

    Foto di Massimo Danza