Tag: American ballet Theater

  • Catherine Hurlin e Roman Mejia / Tschaikovsky Pas de Deux

    Catherine Hurlin e Roman Mejia / Tschaikovsky Pas de Deux

    I due principal dancers dell’American Ballet e del NYC Ballet nella frizzante coreografia di George Balanchine: otto minuti di tecnica e virtuosismi sulle musiche di Piotr I. Ciaikovsky.

    Catherine Hurlin e Roman Mejia ci hanno regalato energia ed abilità sorprendenti in uno dei passi a due più belli ed amati dal pubblico, “Tschaikovsky Pas de Deux”, adrenalinica coreografia di George Balanchine sulle musiche di Piotr I. Ciaikovsky. Per le due stelle americane ci sono stati grandi applausi dal pubblico del Gala Les Étoiles di Daniele Cipriani, il consueto palcoscenico che ospita la grande danza mondiale.

    Ma perché il passo a due ha questo titolo? Occorre risalire ad un passato lontano.

    Per la produzione originale del “Lago dei cigni” a Mosca nel 1877, Čajkovskij compose un pas de deux per l’Atto III su richiesta di Anna Sobeshchanskaya, una prima ballerina del Bolshoi che fu una delle prime ballerine a interpretare il ruolo principale.

    Poiché fu composto più tardi rispetto al resto della musica, questo brano non fu però incluso nella partitura pubblicata e non fu quindi a disposizione di Marius Petipa quando coreografò il suo famoso Lago dei cigni a San Pietroburgo, nel 1895. Al suo posto, Petipa trasferì alcuni brani musicali dall’Atto I all’Atto III, e sono questi pezzi che ora sono noti come il pas de deux del Cigno Nero.

    Ben più di mezzo secolo dopo, fu ritrovata la partitura completa e originale del Lago dei cigni, inclusa un’appendice con il pas de deux perduto. Venuto a conoscenza della sua storica scoperta, George Balanchine chiese – e ottenne – il permesso di usarlo per la sua coreografia. Ecco l’origine del titolo.

    Catherine Hurlin e Roman Mejia sono entrambi principal dancers rispettivamente dell’American Ballet Theatre e del NYC Ballet, due istituzioni che rappresentano punti cardinali della danza mondiale.

    La “mission” dell’American Ballet è creare, presentare, preservare ed estendere il grande repertorio della danza classica, attraverso spettacoli emozionanti e una programmazione educativa di altissima qualità, presentata al più vasto pubblico possibile.

    Il New York City Ballet è stato fondato da George Balanchine e Lincoln Kirstein con l’obiettivo di produrre ed eseguire un nuovo repertorio di balletto che reimmaginasse i principi della danza classica. Il NYC Ballet persegue due obiettivi primari: preservare i balletti, l’estetica della danza e gli standard di eccellenza creati e stabiliti dai suoi fondatori; ed inoltre sviluppare nuovi lavori che attingano ai talenti creativi di coreografi e compositori contemporanei e parlino al tempo in cui vengono realizzati.

    Questa mission è accompagnata dall’impegno ad espandere il pubblico della Compagnia ed a rendere il balletto accessibile ad un pubblico più vasto possibile attraverso tournée, programmi educativi, l’uso creativo dei media e altri sforzi di sensibilizzazione.

    Fonti:

    www.nycballet.com

    www.abt.org

    Paola Sarto

    Foto Massimo Danza

  • Cinque di Mauro Bigonzetti  Polina Semionova

    Cinque di Mauro Bigonzetti Polina Semionova

    POLINA SEMIONOVA IN “ CINQUE” di Mauro Bigonzetti

    L’étoile russa Polina Semionova, principal guest artist del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino, in una coreografia di Mauro Bigonzetti, composta sulle musiche sacre dello “Stabat Mater” di Vivaldi.

    Ricca è l’offerta di performances per gli amanti della danza e della musica presentate al Gala Internazionale Les Etoiles a cura di Daniele Cipriani. 

    Uno spettacolo dalle mille suggestioni, che accontenta ogni esigenza coreutica ed estetica, stili di danza diversi e le firme più autorevoli del balletto.

    Oggi proponiamo le foto di un assolo che coinvolge profondamente per la sua forza drammatica ed espressiva. La talentuosa étoile russa Polina Semionova, principal guest artist del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino, interpreta una coreografia di Mauro Bigonzetti, composta sulle musiche sacre dello “Stabat Mater” di Vivaldi.

    Il pezzo si articola in particolare su due movimenti musicali, lo “stabat mater dolorosa ed il “quis est homo”.

    La vibrante sensibilità dell’artista Semionova fornisce vita e spessore ad una coreografia drammatica le cui linee risuonano di intensa emotività, corde barocche che colpiscono l’immaginazione, con arditi virtuosismi ed effetti prospettici, tipici del genio di Mauro Bigonzetti, maestro incontrastato della coreografia contemporanea.

    Polina Semionova è nata a mosca nel 1984. Dopo aver iniziato all’età di tre anni con il pattinaggio artistico assieme al fratello Dmitri, all’età di otto anni è ammessa, sempre insieme al fratello, alla scuola di ballo del teatro Bolshoi dove si diploma. A soli diciassette anni le viene offerto il ruolo di prima ballerina del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino. Dal 2012 è prima ballerina all’American Ballet Theater, principal guest al Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo e al Bavarian State Ballet di Monaco.

    Danzatrice di particolare bellezza e versatilità, porta in scena tutti i maggiori ruoli del balletto classico e neoclassico, mentre coreografi di fama internazionale hanno creato ruoli appositamente per lei.

    E’ stata insignita di prestigiosi premi ed onorificenze, nel 2001 le è stata conferita la Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale di Balletto di Mosca, nel 2002 il Primo Premio del Concorso di Balletto Vaganova di San Pietroburgo e il Premio Junior del Concorso Internazionale di Balletto di Nagoya, Giappone. Nel 2004 è stata insignita del Premio del pubblico di Berlino “Daphne”, nel 2005 del “Deutschen Kritikerpreis” e del “Deutschen Tanzpreis Zukunft”. Nel 2007 è stata nominata “Ballerina dell’anno” dalla rivista di balletto tedesca “Tanz” e ha ricevuto nel 2008 il “Premio Heinz Spoerli”. Nel 2014 le è stato conferito il premio più importante nel mondo del balletto, il “Benois de la Danse”. Nell’aprile 2017 è stata nominata “Berliner Kammertänzerin” dal Senato di Berlino. Nel 2013 Polina Semionova è stata nominata professore onorario più giovane alla Staatliche Ballettschule di Berlino.

    Mauro Bigonzetti nasce a Roma, dove si diploma alla scuola del teatro dell’Opera ed entra a far parte del corpo di ballo. Nel 1982 entra a far parte dell’Aterballetto, collaborando con grandi coreografi (Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Jennifer Muller) ed interpretando balletti di George Balanchine e Léonide Massine.

    Nella stagione 1992-1993 lascia l’Aterballetto e sviluppa la sua attività di coreografo stringendo un’intensa collaborazione con il Balletto di Toscana e collaborando con diverse compagnie internazionali.

    Dal 1997 al 2007 è stato Direttore Artistico dell’Aterballetto, rinnovando la Compagnia e ricostruendone il repertorio; lasciata la direzione per dedicarsi maggiormente all’attività di coreografo per diverse realtà internazionali, ha mantenuto sino al 2012 la collaborazione con la Compagnia in qualità di coreografo residente.

    Le più importanti collaborazioni al di fuori di Aterballetto sono state realizzate con le seguenti compagnie: English National Ballet, Stuttgarter Ballett, New York City Ballet, Ballet du Capitole di Tolosa, Gauthier Dance Theaterhaus Stuttgart, Alvin Ailey American Dance Theater, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro di San Carlo di Napoli, Staatsballett Berlin, Semperoper di Dresda, Les Grands Ballets Canadiens, Ballet Argentino, Corpo di Ballo dell’Arena di Verona, Ballett Basel, Ballett der Staatsoper Hannover, Balè da Cidade de São Paulo, BalletNext e Ardani Artists di New York, Balletto del Bol’šoj, Culbenkian Ballet, Balletto di Toscana, Les Ballets Jazz Montreal, Pennsylvania Ballet, Dominic Walsh Dance Theater di Houston, Ballett Augsburg, The National Ballet of China, Ballet National de Marseille, Ballet de Santiago de Chile, Ballett Dortmund, Ballett Zürich, Ballet des Staatstheater Nürnberg, Swedish Royal Ballet, Balletto dell’Opera di Ankara, Balletto Nazionale di Belgrado, Estonian National Ballet, Companhia Nacional de Bailado del Portogallo, Teatro Cólon di Buenos Aires, Deutsche Oper Berlin,Wiener Staatsoper Ballett, Balletto dell’Opera di Praga.

    Il primo lavoro da lui concepito per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è stato Foreaction, su musica di Giuseppe Calì, nel 1993; due anni dopo ha curato la coreografia delle Streghe di Venezia, con libretto, scene e costumi di Beni Montresor e musica di Philip Glass, protagonista Carla Fracci. È poi tornato nel 2002, per Omaggio a Nino Rota, nato inizialmente come pas de deux e poi sviluppato con il Corpo di Ballo scaligero. Nel 2008 è stato chiamato a riallestire Mediterranea, uno dei suoi cavalli di battaglia per il Balletto di Toscana, portato anche in tournée dal Corpo di Ballo scaligero. A lui viene affidato il titolo inaugurale della Stagione di Balletto 2015-2016, Cinderella, nuova creazione sulla Cenerentola di Prokof’ev, per il Corpo di Ballo scaligero, l’étoile Roberto Bolle e l’artista ospite Polina Semionova. Nel 2016 è Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

    Paola Sarto

    Foto di

    Massimo Danza