Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“La bella addormentata”
pas de deux atto III – coreografia Marius Petipa



Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“La bella addormentata”
pas de deux atto III – coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Il lago dei cigni”
pas de deux cigno bianco atto II – coreografia Lev Ivanov
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani – Roma Auditorium Parco della Musica 27 gennaio 2018
Foto Massimo Danza
“Giselle” coreografia Marius Petipa da Jean Coralli e Jules Perrot
“Don Chisciotte” pas de deux III atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
Elizaveta Kokoreva e Dmitry Smilevsky “Marco Spada”
pas de deux atto II – coreografia Pierre Lacotte
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“La sylphide” pas de deux atto II
coreografia August Bournonville
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium della Conciliazione
“Il lago dei cigni” pas de deux del cigno nero, atto III coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Morgen” pas de deux – coreografia Wayne McGregor
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Don Chisciotte” pas de deux atto III
coreografia Kevin McKenzie, Susan Jones (d’apres Marius Petipa e Alexander Gorsky)
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Rodeo” Prima Nazionale pas de deux coreografia Justin Peck
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Lo schiaccianoci” pas de deux atto II
coreografia George Balanchine
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Carmen” pas de deux coreografia John Neumeier
“Pavlova and Cecchetti” pas de deux dal balletto “Lo Schiaccianoci” coreografia John Neumeier
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“I’m on your side” creazione per Les Étoiles, coreografia Riva & Repele
Les Étoiles Gala Internazionale di danza
direzione artistica Daniele Cipriani
Foto Massimo Danza
4 e 5 gennaio 2025 Roma Auditorium Parco della Musica
“Le corsaire” pas de deux atto II coreografia Marius Petipa
L’ultimo lavoro di Luisa Signorelli, immaginifico e ricco di colori, si articola sulle suggestioni del tempo e sulla relatività del suo valore nel corso della vita.
La vita di ciascuno di noi è ciò che accade e si compie in un intervallo di tempo che in realtà è molto breve. Quando ci si volta indietro, ad un certo punto del percorso, si ha l’impressione che quanto ci siamo lasciati alle spalle sia volato via in un attimo. Il tempo è un valore davvero relativo!
Ricordi, esperienze, sentimenti, incontri, persone care: infinite immagini scorrono rapidissime nella memoria di chi vive, come in un film, e formano il quadro d’insieme di una vita. Proprio come in un “timelapse”, come il titolo dell’ultimo lavoro di Luisa Signorelli.
Ad interpretare l’opera la stessa danzatrice e coreografa assieme agli atletici danzatori della sua compagnia Ballet-ex: Federico Marafina, Giuseppe Ranieri, Alessandro Pastore, Klaudio Ujca, Armand Zazani.
Uno spettacolo immaginifico, ricco di colori come i magici costumi realizzati dall’atelier Jasha, tuniche di moderni sacerdoti che nel rito coreutico liberano lo spettatore dal tempo, restituendogli attimi di pura anima.
Ancora una volta Luisa Signorelli racconta con la danza l’uomo e la vita, e lo fa ogni volta da un punto di osservazione diverso. In Timelapse il focus è il tempo, che scandisce la memoria, troppo velocemente.
Immagini evocative scorrono sul fondo, accompagnando un viaggio visionario ed onirico.
Completano la performance una colonna sonora composta da brani di diverso genere armoniosamente integrati con il racconto danzante, che riporta alla dimensione della memoria, degli affetti più cari, riflettendo sulla fatalità di unioni e separazioni, di conflitti e solitudini.
Una favola che scorre con la levità del sogno, come solo la danza può raccontare, lasciando il pubblico con emozioni e riflessioni. Perché la nostra vita non è altro che un attimo.
Per chi volesse approfondire, ecco un breve documentario che spiega la poetica e l’estetica dell’ultimo lavoro di Ballet-ex: https://m.youtube.com/watch?v=X1y_M6RlkB0&d=w
Info www.balletex.com
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
In scena:
Roma Teatro Orione 14 dicembre 2024
Caserta Teatro Don Bosco 15 marzo 2025
Roma Teatro Orione 22 marzo 2025
Roma Teatro Orione 12 aprile 2025
Rubiera Teatro Herberia 5 aprile 2025
Roma Teatro Italia 17 maggio 2025
Roma Teatro Olimpico 9 giugno 2025
pas de deux del cigno bianco II atto coreografia Lev Ivanov
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
Diamonds da “Jewels”
coreografia George Balanchine
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
Giada Rossi (Compañía Nacional de Danza di Madrid) e Alessandro Frola (Hamburg Ballet)
nel pas de deux dall’atto III della Bella addormentata, coreografia di Marius Petipa e musica di Pyotr Ilyich Tchaikovsky.
Gala Les Étoiles a cura di Daniele Cipriani – Roma 15-17 marzo 2024.
Foto: Massimo Danza
I due principal dancers dell’American Ballet e del NYC Ballet nella frizzante coreografia di George Balanchine: otto minuti di tecnica e virtuosismi sulle musiche di Piotr I. Ciaikovsky.
Catherine Hurlin e Roman Mejia ci hanno regalato energia ed abilità sorprendenti in uno dei passi a due più belli ed amati dal pubblico, “Tschaikovsky Pas de Deux”, adrenalinica coreografia di George Balanchine sulle musiche di Piotr I. Ciaikovsky. Per le due stelle americane ci sono stati grandi applausi dal pubblico del Gala Les Étoiles di Daniele Cipriani, il consueto palcoscenico che ospita la grande danza mondiale.
Ma perché il passo a due ha questo titolo? Occorre risalire ad un passato lontano.
Per la produzione originale del “Lago dei cigni” a Mosca nel 1877, Čajkovskij compose un pas de deux per l’Atto III su richiesta di Anna Sobeshchanskaya, una prima ballerina del Bolshoi che fu una delle prime ballerine a interpretare il ruolo principale.
Poiché fu composto più tardi rispetto al resto della musica, questo brano non fu però incluso nella partitura pubblicata e non fu quindi a disposizione di Marius Petipa quando coreografò il suo famoso Lago dei cigni a San Pietroburgo, nel 1895. Al suo posto, Petipa trasferì alcuni brani musicali dall’Atto I all’Atto III, e sono questi pezzi che ora sono noti come il pas de deux del Cigno Nero.
Ben più di mezzo secolo dopo, fu ritrovata la partitura completa e originale del Lago dei cigni, inclusa un’appendice con il pas de deux perduto. Venuto a conoscenza della sua storica scoperta, George Balanchine chiese – e ottenne – il permesso di usarlo per la sua coreografia. Ecco l’origine del titolo.
Catherine Hurlin e Roman Mejia sono entrambi principal dancers rispettivamente dell’American Ballet Theatre e del NYC Ballet, due istituzioni che rappresentano punti cardinali della danza mondiale.
La “mission” dell’American Ballet è creare, presentare, preservare ed estendere il grande repertorio della danza classica, attraverso spettacoli emozionanti e una programmazione educativa di altissima qualità, presentata al più vasto pubblico possibile.
Il New York City Ballet è stato fondato da George Balanchine e Lincoln Kirstein con l’obiettivo di produrre ed eseguire un nuovo repertorio di balletto che reimmaginasse i principi della danza classica. Il NYC Ballet persegue due obiettivi primari: preservare i balletti, l’estetica della danza e gli standard di eccellenza creati e stabiliti dai suoi fondatori; ed inoltre sviluppare nuovi lavori che attingano ai talenti creativi di coreografi e compositori contemporanei e parlino al tempo in cui vengono realizzati.
Questa mission è accompagnata dall’impegno ad espandere il pubblico della Compagnia ed a rendere il balletto accessibile ad un pubblico più vasto possibile attraverso tournée, programmi educativi, l’uso creativo dei media e altri sforzi di sensibilizzazione.
Fonti:
www.nycballet.com
www.abt.org
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
ntervista ad Alessandro Frola, giovane stella dell’Hamburg Ballet e interprete assieme a Madoka Sugai di un brano tratto dalla coinvolgente coreografia “Spring and Fall” di John Neumeier.
Oggi parliamo di un’altra “perla” della danza che ha dato sfoggio di sé sul palcoscenico romano di Les Étoiles, il Gala organizzato da Daniele Cipriani: ne parliamo anche attraverso le parole del danzatore Alessandro Frola.
Si tratta di un brano tratto dalla coreografia “Spring and Fall” di John Neumeier, un passo a due interpretato dallo stesso Alessandro Frola e da Madoka Sugai, entrambi giovani stelle dell’Hamburg Ballet.
Il pezzo incanta ed emoziona, anche per la perfetta fusione dei danzatori con i movimenti coreografici e la musica.
Il brano è coreografato sul quarto movimento della serenata per archi in mi maggiore op.22 di Antonin Dvoràk, un’opera di grande fascino, riverberante di emozioni tipiche dello spirito boemo. E’ il movimento musicale più poetico dell’intera Serenata, sentimentale e struggente.
L’autore della coreografia, come dicevamo, è il coreografo John Neumeier, maestro del balletto neoclassico contemporaneo, riferimento di assoluto rilievo per la danza internazionale e direttore artistico, nonché capo coreografo dell’Hamburg Ballet, che dirige sin dal 1973.
I danzatori Alessandro Frola e Madoka Sugai ci hanno emozionato per la sensibilità e la poesia con cui hanno interpretato questo pezzo di vera arte coreutica. L’estetica del loro danzare ci trasmette immagini oniriche di elevazione; leggeri e soavi ricordano la lirica sospensione dei fidanzatini di Raymond Peynet, dando corpo agli ideali di leggiadria e giovinezza nel felice ed ispirato momento dell’innamoramento.
Abbiamo voluto sapere qualcosa di più di questo cameo della danza, forse con l’ingenua speranza di poter sbirciare nel sacrario degli artisti per carpirne i misteri, e dunque abbiamo posto qualche domanda ad Alessandro Frola, eccellenza italiana della danza che ci rappresenta magnificamente nel tempio dell’Hamburg Ballet.
Cosa vuole rappresentare la coreografia “Spring and Fall”?
A: Penso si tratti più delle sensazioni ed emozioni che ti trasmette la musica più che una storia raccontata. A me da sensazioni di leggerezza, freschezza, gioventù e amore.
Quali sono le difficoltà di questo passo a due?
A: Di raccontare la musica attraverso i movimenti ed il controllo dei passi.
Cosa apprezzi di Madoka come partner?
A: Madoka oltre ad essere una persona molto umile e solare è una ballerina spettacolare con cui ballare, la sua tecnica rende tutto più facile e permette di apprezzare qualsiasi passo.
Le creazioni di John Neumeier sono affini alle tue corde artistiche e perché?
A: Credo perché i passi di Neumeier sono collegati alle emozioni e lui ti lascia libero di interpretarli a modo tuo mantenendo sempre la sua visione.
Verso quali ruoli ti senti più portato, e cosa ti è più congeniale nella danza in generale?
A: Non so se sono i ruoli che mi vengono meglio ma sono quelli che mi piacciono di più, quelli che raccontano una storia, quelli dove puoi essere un’altra persona, studiartela e imparare da quest’ultima.
Quale ruolo che non hai mai interpretato ti piacerebbe impersonare?
A.: “Armand” della Dama delle Camelie di Neumeier, un sogno che spero un giorno si realizzi.
Con quale coreografo con cui non hai mai lavorato vorresti lavorare?
A: Il coreografo e direttore con cui vorrei tanto lavorare è Manuel Legris, ho sempre e solo sentito cose bellissime e quello che ho sentito mi ha colpito molto.
Un’ultima domanda: tu vivi stabilmente ad Amburgo giusto? Come ti trovi?
A: Si vivo ad Amburgo, non potevo trovare posto migliore per la mia carriera.
Ringraziamo Alessandro per la sua disponibilità, gli facciamo tantissimi auguri per il suo grande lavoro e ci auguriamo di rivederlo presto sui palcoscenici italiani, magari proprio nel ruolo di Armand della Dama delle Camelie di John Neumeier o in un lavoro di Manuel Legris, attuale direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, a cui vorremmo far arrivare questo messaggio.
Alessandro Frola
Alessandro Frola ha la danza nel sangue, nel senso letterale del termine.
Nasce a Parma nel 2000, figlio d’arte e con un fratello principal dancer dell’English National Ballet, ha imparato a camminare e a danzare praticamente insieme.
Ha iniziato a studiare danza nella scuola parmense dei genitori, per continuare la sua formazione a livello internazionale, dapprima con borse di studio all’American Ballet di New York ed al Royal Ballet di Londra, poi per il biennio 2016/2017 al Fomento Artístico Cordobés in Argentina ed infine alla scuola dell’Hamburg Ballet diretto da John Neumeier.
Sin dagli esordi si aggiudica una quantità considerevole di premi e borse di studio nelle scuole più prestigiose del balletto, con maestri di avanguardia. Tra l’altro ha ricevuto molti premi per l’interpretazione del protagonista nel musical “Billy Elliot”, una delle esperienze più importanti per la sua formazione artistica.
Nel 2019 entra a far parte del corpo di ballo dell’Hamburg Ballet, con una velocissima ascesa che lo vede solista 2022 e principal nel 2023. Oggi è interprete di significativi ruoli di repertorio nonchè delle straordinarie coreografie del genio di John Neumeier.
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
Le due talentuose étoiles del balletto dell’Opéra di Parigi in una coreografia di Benjamin Millepied, sulle note della sonata in fa Minore “Appassionata” di Beethoven.
“La nuit s’achève” (“la notte sta finendo”) è una coreografia di Benjamin Millepied, creata per tre coppie di danzatori, sulla sonata in fa minore “Appassionata” di Beethoven. Protagonista è l’amore romantico ed i suoi diversi stati emotivi: una coppia è in piena tempesta mentre le altre due, che ne sono al di fuori, ne rappresentano forse i ricordi del passato o le potenzialità per il futuro.
Benjamin Millepied, già primo ballerino del New York City Ballet e coreografo di fama internazionale, si è formato artisticamente tra due pilastri della danza del ‘900, George Balanchine e Jerome Robbins, ed è stato anche direttore del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi dal 2014 al 2016.
L’impresario Daniele Cipriani ha voluto portare un brano di questa coreografia sul palcoscenico romano del Gala internazionale di Danza “Les Étoiles”, affidandone la romantica interpretazione alle due talentuose stelle del balletto dell’Opéra di Parigi, Valentine Colasante e Paul Marque.
La musica è parte fondamentale della coreografia, esiste una connessione profonda tra suono ed movimento: il passo a due vola sulle note della sonata in fa minore “Appassionata” di Beethoven, un capolavoro di espressione dei sentimenti più profondi dell’animo umano.
Assolutamente ispirato l’accostamento della sonata di Beethoven alla viva plasticità della coreografia, le diverse tonalità del mondo affettivo di una coppia si liberano in figure neoclassiche di ampio respiro ed elevazione.
La danza d’autore riesce ad esprimere in un solo istante suggestioni poetiche, figurative e musicali, che si rinnovano e mutano nell’istante successivo, in un crescendo emozionale. Una narrazione multisensoriale da cui veniamo ogni volta rapiti per ritrovarci, al termine di un brano come questo, con l’impressione di aver viaggiato in uno spazio ideale.
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
Un passo a due tratto dalla coreografia di David Dawson ispirata dalla composizione “Voices” del musicista Max Richter e nata durante uno dei momenti più bui della pandemia, con lo scopo di alimentare i sentimenti di positività e consapevolezza attraverso il linguaggio della danza: per un mondo migliore e più giusto, la cui attuazione è nelle mani di tutti noi.
L’étoile russa Polina Semionova e la stella cubana Alejandro Virelles hanno interpretato un suggestivo passo a due tratto da Voices.
Un pezzo di struggente carica emotiva e di suggestioni plastiche, un gioiello che ha arricchito con la notevole portata artistica dei suoi creatori e degli interpreti, il poliedrico palcoscenico di Les Ètoiles, il gala internazionale di danza voluto dall’impresario Daniele Cipriani per la gioia di tutti i cultori delle arti coreutiche.
Voices, la cui prima assoluta è stata messa in scena il 26 settembre 2021 dallo Staatsballett di Berlino, è una splendida performance di danza firmata dal geniale coreografo britannico David Dawson, sulle omonime note di Max Richter, una delle figure più prodigiose della scena musicale contemporanea.
Voices è stato creato e sviluppato durante uno dei momenti più bui della pandemia. Dawson, insieme al suo cast, ha intrapreso un viaggio introspettivo, permettendo ad uno spirito comune di fiducia di realizzarsi nei confini protetti, schermati e sicuri della sala prove. Da questa unità nasce una speranza genuina che a sua volta viene trasmessa al pubblico come un sentimento umano universale, ispirato dalla composizione VOICES (2020) di Max Richter. Per molti anni Max Richter si è dedicato allo studio della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite del 1948, parafrasando polifonicamente le parole iniziali della dichiarazione: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. Queste parole sono il principio guida per le sue composizioni sceniche, contrastando il clima cupo degli attuali eventi globali in cui sono state create con la sua visione futura di un mondo migliore e più giusto la cui attuazione è nelle mani di tutti noi.
David Dawson a proposito di questa creazione afferma: “La profonda partitura di Voices di Max Richter è una forza incredibilmente potente di positività e volevo provare a contribuire a quel senso di positività e consapevolezza attraverso il linguaggio della danza. Il corpo umano. Mi è venuta l’ispirazione di pensare all’idea degli ideali, e che la danza potrebbe cercare di esistere accanto alla musica ed al testo come terzo ideale. Per iniziare la ricerca di un senso di completa armonia e bellezza. Il movimento e la forma. Una nuova (gentile) specie umana. Per catturare l’essenza della sensazione che questo pezzo mi trasmette. La Sehnsucht.”
“Questo lavoro mira a visualizzare il risveglio di una nuova era in cui possiamo provare ad andare avanti verso giorni migliori e creare il mondo in cui vogliamo vivere. Questi tempi difficili che stiamo vivendo ci plasmano, ci danno l’opportunità di riflettere e progredire, e ci aiutano a rivedere il mondo nella sua verità. Questo è il momento in cui il cambiamento può davvero avvenire. Guardo il nostro mondo e vedo una nuova energia, una rinascita di autenticità che diventa la nuova normalità. È un’evoluzione ed un nuovo mondo viene creato da una nuova generazione. Un nuovo posto in cui l’umanità possa avere la possibilità di essere la migliore possibile mentre impariamo di più sulle nostre infinite capacità e potenzialità.”
David Dawson
Il coreografo britannico David Dawson è uno dei principali dance makers che operano oggi nel balletto classico. Il suo stile coreografico trasforma il balletto classico in nuove forme e le sue creazioni sono state elogiate dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo.
E’ stato insignito dei più prestigiosi premi internazionali, ed ha ricevuto il più alto premio teatrale russo per le arti visive, il Golden Mask Award, con la creazione “Reverence” per il Mariinsky Ballet, diventando cosi il primo coreografo britannico a realizzare un balletto per la leggendaria compagnia.
Per la sua rivisitazione di “Faun(e)”, creata per l’English National Ballet, Dawson è stato nominato per lo UK Critics’ Circle National Dance Award e per il Prix Benois de la Danse Choreography Award.
È artista associato al Dutch National Ballet dal 2015 ed al Semperoper Ballett dal 2020. Gli sono stati conferiti gli incarichi d’onore di mecenate artistico del Junior Ballet Antwerp e di coreografo laureato della European School of Ballet nel 2019. Tra il 2004 e il Nel 2012 David Dawson è stato coreografo residente per il Dutch National Ballet, il Semperoper Ballet e il Royal Ballet of Flanders. Dawson è stato anche invitato come membro della giuria del Prix Benois de la Danse a Mosca e del Dance Open International Ballet Festival a San Pietroburgo.
Ha ideato numerosi balletti a livello internazionale, comprese le sue creazioni integrali di Romeo e Giulietta, Il lago dei cigni, Giselle e Tristano + Isotta. Per il cinema Dawson ha creato i suoi “7 Portraits of Solitude” per i ballerini del Semperoper Ballett, “Styx” per Maria Kochetkova e “The Swan” per lo Scottish Ballet.
Nato a Londra nel 1972, David Dawson si è formato alla Rona Hart School of Dance, alla Arts Educational School e alla Royal Ballet School. Nel 1991 ha vinto il premio professionale al prestigioso Prix de Lausanne e lo stesso anno è entrato a far parte del Birmingham Royal Ballet. Si è unito all’English National Ballet nel 1994 come solista e un anno dopo si è trasferito ad Amsterdam per esibirsi con il Dutch National Ballet. Successivamente è entrato a far parte del Ballet Frankfurt nel 2000, dove ha lavorato con William Forsythe e si è esibito per altri due anni prima di decidere di dedicare il suo tempo alla creazione delle sue nuove opere.
Le sue creazioni sono state introdotte nei repertori di molte compagnie di balletto internazionali tra cui StaatsBallett di Berlino, Bayerisches Staatsballett, Ballett Dortmund, Dutch National Ballet, English National Ballet, Aalto Ballet Theatre Essen, Balletto Nazionale Finlandese, Balletto Nazionale Ungherese, La Scala di Milano, Balletto Nazionale del Giappone, Balletto Nazionale Norvegese, Balletto Mariinsky, Royal New Zealand Ballet, The Royal Ballet, San Francisco Ballet, Scottish Ballet, Royal Swedish Ballet, Singapore Dance Theatre, Tulsa Ballet, e Vienna State Opera Ballet .
Max Richter
Max Richter è una delle figure più prodigiose della scena musicale contemporanea, con un lavoro rivoluzionario come compositore, pianista, produttore e collaboratore. Dai sintetizzatori e computer a un’intera orchestra sinfonica, il lavoro innovativo di Richter comprende album solisti, balletti, spettacoli in sale da concerto, serie cinematografiche e televisive, installazioni di videoarte ed opere teatrali. Richter ha una formazione classica, studia all’Università di Edimburgo, alla Royal Academy of Music di Londra, e completa i suoi studi con il compositore Luciano Berio a Firenze.
“Memoryhouse”, il debutto di Richter nel 2002, è stato descritto da The Independent e Pitchfork Magazine come un “punto di riferimento”, mentre il suo album del 2004 “The Blue Notebooks” è stato scelto da The Guardian come uno dei migliori lavori classici del secolo.
“SLEEP”, il suo lavoro concertistico di otto ore e mezza, è stato trasmesso ed eseguito in tutto il mondo, alla Sydney Opera House, al Kraftwerk di Berlino, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Philharmonie de Paris e al Barbican di Londra.
Nel 2012 Richter ha “ricomposto” le famose Quattro Stagioni di Vivaldi, aggiudicandosi il prestigioso ECHO Classic Award ed un posto consolidato nelle classifiche.
Il suo ultimo progetto registrato, The New Four Seasons, è stato pubblicato nel 2022, segnando i dieci anni del suo progetto Vivaldi Recomposed, ri-registrando il pezzo con strumenti d’epoca.
Negli ultimi anni la musica di Richter è diventata un pilastro per molte delle compagnie di balletto più importanti del mondo, tra cui il Mariinski Ballet, la Scala di Milano, il Joffrey Ballet, il New York City Ballet, il Balletto dell’Opera di Parigi, l’American Ballet Theatre, la Semper Oper e l’NDT, mentre le sue collaborazioni con Wayne McGregor per il Royal Ballet sono state ampiamente acclamate.
Richter ha scritto in modo prolifico per il cinema e la televisione, con progetti recenti tra cui Hostiles, Black Mirror, Taboo – che gli è valso una nomination agli Emmy, le serie della HBO The Leftovers e L’amica geniale e più recentemente White Boy Rick, Mary Queen of Scots ed il film di fantascienza Ad Astra con Brad Pitt. La sua musica è presente anche in Shutter Island di Martin Scorsese, Waltz With Bashir di Ari Folman e nel film premio Oscar Arrival di Denis Villeneuve.
Fonti:
www.daviddawson.com
www.maxrichtermusic.com
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
Maia Makhateli e Giorgi Potskhishvili regalano emozioni e virtuosismi con una sfavillante interpretazione del passo a due tratto dal terzo atto del celebre balletto “Don Chisciotte”, coreografia di Marius Petipa, sul palcoscenico di Les Etoiles, il Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani.
Entrambi georgiani e figli d’arte, Maia e Giorgi sono stelle del firmamento del Dutch National Ballet, il balletto Nazionale Olandese.
Il “Don Chisciotte” è un vero e proprio trionfo di passione, tecnica e narrazione, e il passo a due che si svolge in questo atto ne cattura l’essenza.
Le musiche del balletto furono composte dal famoso violinista e compositore austriaco Ludwig Minkus, “primo compositore di balletto” per i Teatri Imperiali di San Pietroburgo dal 1871 al 1891. Il balletto “Don Chisciotte” segnò l’inizio di una fortunata collaborazione tra Minkus e Petipa, che portò alla creazione di diversi capolavori tra il 1870 ed il 1880, incluso il balletto La bayadère nel 1877, una delle migliori partiture di Minkus nonché opera maestra di Petipa.
In questo terzo atto del Don Chisciotte, i protagonisti Kitri e Basilio entrano in scena con un passo a due che racconta l’intensità della loro connessione ed il loro amore travolgente. Questo momento culminante del balletto rappresenta la perfetta unione tra virtuosismo tecnico e narrazione emotiva.
Un intricato intreccio di movimenti aggraziati ed acrobatici, con i quali gli interpreti dimostrano la straordinaria padronanza della tecnica del balletto classico, eseguendo pirouettes, arabesque e salti con eleganza e precisione. Allo stesso tempo, trasmettono l’intensa passione dei loro personaggi attraverso sguardi, contatti fisici e sospiri.
La musica che accompagna questo passo a due crea un’atmosfera magica, enfatizzando l’amore e la devozione tra Kitri e Basilio. I loro movimenti si adattano alle note in modo fluido e naturale, creando una sincronia visiva e sonora che incanta il pubblico.
Il passo a due nel terzo atto di “Don Chisciotte” è un momento di rara bellezza nel mondo del balletto. Rappresenta l’incarnazione dell’amore e dell’arte, una fusione di movimenti mozzafiato e sentimenti profondi. L’eredità di Marius Petipa vive attraverso questa coreografia, che continua a ispirare ballerini e spettatori di tutto il mondo, trasmettendo un messaggio di passione e bellezza senza tempo.
Paola Sarto
Foto di Massimo Danza
pas de deux I atto Romeo e Giulietta coreografia Kenneth MacMillan
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
Valentine Colasante e Paul Marque in “Scarlatti pas de deux”
coreografia Josè Martínez
L’inconfondibile stile barocco, con i suoi repentini cambi di tempo ed i virtuosismi, si riverbera perfettamente nella coreografia di Martinez che predilige la purezza delle linee classiche.
Valentine Colasante e Paul Marque, entrambi étoiles del balletto dell’Opera di Parigi, interpretano con impeccabile stile il passo a due tratto dall’inizio del secondo atto di “Les Enfants du Paradis”, una coreografia di José Carlos Martínez basata sull’omonimo capolavoro del cinema francese di Marcel Carné e Jacques Prévert.
Il palcoscenico è sempre quello della grande danza internazionale, il Gala Les Étoiles, un appuntamento irrinunciabile per gli amanti del balletto in tutte le sue forme.
Il passo a due è stato composto da Martínez sulla partitura per pianoforte della Sonata K 208 Adagio e Cantabile e della Sonata in do maggiore K 159 di Domenico Scarlatti, il cui inconfondibile stile barocco, con i suoi cambi repentini di tempo ed i virtuosismi, si riverbera perfettamente nella coreografia e nella purezza delle sue linee classiche.
Il balletto, che ha ricevuto nel 2009 il Prix Benois de la Danse, è stato presentato in anteprima all’ Opéra di Parigi nel 2008.
José Carlos Martínez, nato a Cartagena nel 1969, inizia gli studi di danza con Pilar Molina e poi si perfeziona al Centre de Danse International Rosella Hightower di Cannes. Nel 1987 Martínez vince il Prix de Lausanne ed entra alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi. Nel 1988 è nella compagnia del Balletto dell’ Opéra di Parigi, di cui diviene Danseur Etoile nel 1997. Ad oggi rimane l’unico ballerino ad aver vinto la medaglia d’oro al Concorso internazionale di balletto di Varna, il Prix de Lausanne, il Prix Benois de la Danse e il Premio Nacional de Danza.
A Parigi ha danzato la gran parte dei grandi ruoli maschili del repertorio neoclassico e romantico, danzando ne Il lago dei cigni, Giselle, Don Chisciotte, La bella addormentata, Lo schiaccianoci, La Bayadère, Romeo e Giulietta e La Sylphide, eseguendo le coreografie di Frederick Ashton, George Balanchine, Kenneth MacMillan, Antony Tudor, Serge Lifar, Harald Lander e John Cranko. Ha ballato anche opere di danza contemporanea di Maurice Béjart, John Neumeier, Mats Ek, William Forsythe, Jiří Kylián, Martha Graham, Roland Petit e Pina Bausch. Nel corso della sua carriera ha danzato al Teatro alla Scala, al Teatro Bolshoi, al Teatro Marinsky, all’English National Ballet, al Nuovo Teatro dell’Opera di Tokyo e alla Berlin Staatsoper.
Oltre alle sue attività all’Opera di Parigi, José Martinez ha ballato per le più grandi compagnie del mondo. Ha inoltre fondato il gruppo “José Martinez en Compagnie” che si è esibito regolarmente per diversi anni in Europa (in particolare in Spagna) e negli Stati Uniti.
Dal 2011 al 2019 è il direttore artistico della Compagnia nazionale spagnola di danza.
Come coreografo, tra le sue creazioni ritroviamo “Delibes suite”, entrato nel repertorio del San Francisco Ballet; per il Balletto dell’Opera di Parigi, “Les Enfants du Paradis”,. Ha creato anche una sua versione del balletto Le Corsaire per il Balletto dell’Opera di Roma, che ha riproposto in una nuova versione in Slovenia, con l’Opera di Lubiana (2021).
Nell’ottobre 2022 viene nominato direttore del balletto dell’Opéra di Parigi.
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
Les Étoiles gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani – Auditorium Parco della musica Roma 28 e 29 gennaio 2023
Anna Rose O’ Sullivan e Marcelino Sambé: pas de deux atto III “La bella addormentata”
A fine gennaio i romani sono tornati a rivedere le stelle del Gala internazionale di danza Les Étoiles a cura di Daniele Cipriani.
Grazia e temperamento per uno dei più romantici e trionfali passi a due, quello del III atto da “La bella addormentata”, la fiabesca coreografia di Marius Petipa sulle musiche di Piotr I. Ciaikovsky.
Gli interpreti sono due stelle del Royal Ballet di Londra, Anna Rose O’ Sullivan e Marcelino Sambé. Il palcoscenico è quello dello scintillante Gala Internazionale di Danza “Les Etoiles” di Daniele Cipriani, tornato a fine gennaio a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, per la gioia del pubblico romano.
Molte le etoiles internazionali presenti con i più famosi balletti tratti dal repertorio classico, ma anche con pezzi contemporanei firmati da coreografi di fama.
Il balletto “La bella addormentata” è basato sulla nota favola di Perrault: la principessa Aurora, vittima di un maleficio che l’ha fatta cadere in un sonno perpetuo assieme a tutto il suo regno, viene risvegliata dal bacio di un principe, che con il suo amore spezza l’incantesimo, liberando la principessa assieme a tutta la corte. Nel terzo ed ultimo atto del balletto (qui nelle foto), i futuri sposi sono festeggiati alla reggia del Re e celebrano la loro unione danzando nel liberatorio e trionfante passo a due.
“La bella addormentata” è il secondo dei tre balletti di Piotr I. Ciaikovsky. Il libretto fu scritto dal direttore dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, mentre la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione avvenne il 15 gennaio 1890 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, ed ebbe un immediato successo.
Le corsaire pas de deux II atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
Le due giovani stelle dell’Hamburg Ballet nel passo a due “Black”, tratto dal capolavoro coreografico di John Neumeier “La dame aux camélias”.
Nel corso dei nostri reportage fotografici conosciamo gli interpreti più interessanti del panorama artistico internazionale attraverso gli innumerevoli spettacoli di danza di cui sono i protagonisti.
Spesso teniamo d’occhio alcuni danzatori in particolare, che ci catturano per la loro straordinaria capacità espressiva, generosamente restituita dal mezzo fotografico. Ne seguiamo gli sviluppi e quando torniamo a rivederli in scena è come se ritrovassimo un percorso estetico iniziato insieme, sviluppandolo, nel comune intento di ampliare e restituire a chi guarda il sentimento del “bello”.
E’ questo il caso di due danzatori che abbiamo avuto il piacere di rivedere assieme sul palcoscenico di Les Étoiles, il gala internazionale di danza diretto da Daniele Cipriani.
Parliamo di Madoka Sugai e Alessandro Frola, le due giovani stelle dell’Hamburg Ballet, che hanno danzato il passo a due “Black” tratto da “La dame aux camélias” di John Neumeier sulle note della Ballade no.1 in G minor op. 23 di Frédéric Chopin.
Li avevamo già incontrati in un altro delicato e poetico duetto di John Neumeier, “Spring and Fall”, di cui vi abbiamo scritto nello scorso dicembre. In quella occasione Alessandro ci aveva rilasciato una intervista, dove ci confidava un sogno che avrebbe tanto voluto si realizzasse, ovvero interpretare Armand della Dama delle Camelie.
( https://www.lfmagazine.it/component/content/article/889-spring-and-fall-intervista-al-danzatore-alessandro-frola.html?catid=116&Itemid=1507 ).
Ebbene oggi torniamo a scrivere di loro proprio per il passo a due tratto da questa coreografia di John Neumeier che Alessandro ha splendidamente interpretato assieme a Madoka Sugai sul prestigioso palcoscenico italiano dell’Auditorium parco della musica Ennio Morricone, durante il Gala Les Étoiles dello scorso marzo, in compagnia delle più grandi stelle internazionali del balletto.
L’opera di John Neumeier “La dame aux camélias” è un capolavoro della coreografia contemporanea, creato nel 1978 a Stoccarda per l’étoile Marcia Haydée, allora anche direttrice della compagnia – ed Egon Madsen.
E’ liberamente tratta dal romanzo di Alexandre Dumas figlio, edito nel 1848, ove si narra della tragica storia d’amore tra la cortigiana Margherita Gautier, malata di tisi e mantenuta agli agi di una corrotta mondanità parigina, ed il giovane di belle speranze Armando Duval, geloso e vendicativo.
L’amore che attraversa sventura e morte per affrancarsi dalle proprie debolezze è il tema affascinante che avvince qualsiasi pubblico: dal romanzo sono infatti scaturite numerose opere teatrali, cinematografiche e balletti, nonché la celebre “Traviata” di Giuseppe Verdi.
John Neumeier, maestro del balletto drammatico, unisce il genio coreografico alla abilità registica e narrativa, sviluppa i suoi personaggi con particolare attenzione agli aspetti psicologici, i suoi interpreti mostrano sensibili e spiccate doti attoriali, con una personale elaborazione delle emozioni.
Madoka e Alessandro in questo impetuoso passo a due ci regalano un incredibile pathos espressivo e la bellezza di una tecnica straordinaria, ci restituiscono tragicità e verità di un amore disperato, sostenuti dalle struggenti note della ballata chopiniana.
Non c’è tregua, ci lasciano senza respiro fino alla fine, e alla conclusione del pezzo ci ritroviamo stupiti, come catapultati d’improvviso nel presente alla fine di un viaggio nel tempo, dopo aver incontrato i “veri” Marguerite ed Armand: potere dell’arte!
Paola Sarto
Foto Massimo Danza
pas de deux II atto Giselle
coreografia Patricia Ruanne (da Coralli- Perrot)
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
La prestigiosa nomina alla direzione dell’accademia nazionale statale di coreografia di Mosca; mi fa ricordare quanto accadde…
Il 21 dicembre del 2015, ci fu un evento, organizzato da Daniele Cipriani, che scosse il mondo della danza e della cultura italiana: l’unico appuntamento Italiano dello spettacolo di Svetlana Zakharova:“Pas de deux for toes and fingers”, con musica, dal vivo, eseguita dal marito.
Era talmente difficile ottenere l’accredito che neanche l’avevo chiesto. Rimasi completamente basito a leggere la lettera dell’ufficio stampa, Simonetta Allder, che mi dava accesso allo spettacolo. Furono proprio lo stesso Daniele Cipriani e la press agent a favorirmi per il pass. E di questo ancora li ringrazio.
Evitai di soffermarmi, con i pensieri, sul dato di fatto che quell’evento straordinario lo avremmo immortalato in pochissimi: 4 o 5 in tutta Italia.
Io mi ricordo solo di due giganti della fotografia coreutica accanto a me: Jack Devant, il fotografo del Bolshoi, alla mia destra; Pierluigi Abbondanza, fotografo personale della Zakharova alla mia sinistra.
Come dimenticarsi quel senso di confusa vertigine al mio affacciarmi dal punto stampa, e vedere, durante le prove, questa Dea, roteare la gamba a 180 gradi, mentre amabilmente chiacchierava con gli altri danzatori.
Notai l’estrema semplicità dell’Étoile che partecipava alla “classe”, prima dello spettacolo, assieme a tutti gli altri.
Ero teso per quello che poteva accadere: avevo paura che la mia macchina fotografica, scattando, malgrado tutte le coperture da me applicate, potesse fare comunque troppo rumore. Avevo passato tutto il giorno prima ad organizzare sciarpe e coperte da mettere attorno a macchina ed obiettivo; oltre al tecnico “blinck” un silenziatore di scatto in commercio, usato sopratutto per la caccia fotografica. Le ultime prove le avevo fatte in piena notte per avere il massimo rimbombo possibile, e quindi verificare il reale attutimento del rumore.
Mi presentai, avvolgendo la macchina con il blinck, due sciarpe e una trapunta appositamente acquistata che mi avrebbe completamente avvolto.
Pierluigi Abbondanza, invece, avendo una macchina fotografica notoriamente molto più silenziosa della mia, aveva avvolto la macchinetta con una semplice giacca.
Jack Devant, si presentò con una macchinetta molto “misera e piccola”, dall’aspetto “amatoriale” oserei dire, e senza nessuna protezione per il rumore.
Onestamente pensai che data la sua “posizione” di prestigio a lui non avrebbero mai potuto dire nulla.
Fino all’attimo prima dell’inizio, cercai di dissimulare tutta la paura di “sbagliare” l’esposizione; di perdere tutti i momenti buoni; di non aver silenziato abbastanza la fotocamera e, quindi, venir cacciato per le lamentele del pubblico.
Sentivo parlare un po’ in tutte le lingue, e questo mi confondeva ancora di più. Dietro di me sentivo una lingua slava, davanti spagnola, entrando avevo sentito inglesi e francesi: tutte persone che hanno l’abitudine di attraversare il mondo per vedere i loro beniamini danzare.
Stavo male, avevo la febbre a 39,5.
Spente le luci, alle prime note, apparve Lei, la divina, sulle punte, dal buio, come per magia.
Ricordo come, a quell’apparizione, sia crollato il teatro per gli applausi. E questo mi scatenò totalmente.
Il sistema zonale di Ansel Adams, bibbia per ogni fotografo che si rispetti, cominciò a schizzare in ogni dove nel cervello per “dominare” l’esposizione; il pollice impazzì sul joystick del corpo macchina per inseguire il fuoco sul soggetto: persi ogni timore, crollò ogni paura.
Entrai dentro la coreografia: “danzavo” con la Zakharova.
Fu un’esperienza totalizzante.
Alla fine del primo atto crollai emotivamente, e mi misi a piangere a dirotto. Abbondanza mi si avvicinò e cingendomi la spalla mi sussurrò: “La Zakharova lo fa! Commuove, tranquillo è normale”.
A quel punto notammo che la macchinetta di Devant non aveva fatto alcun rumore, eppure le foto le aveva fatte, le vedevamo.
Quella macchinetta da “dilettante” “piccola” e “misera”, era la prima mirrorless professionale, data in prova prima di essere messa in commercio: fotocamera, appunto, senza specchio, in grado di scattare con otturatore elettronico, e non meccanico. La storia della fotografia stava cambiando.
Esausto alla fine dello spettacolo, mi raggiunse mia moglie Paola per dirmi: “La Zakharova vuole vedere le foto domattina alle 9.00, perché dopo va dal fisioterapista; le ho detto di sì”.
Era l’una passata, dovevamo tornare ad Anzio, saremmo arrivati alle 2,30 circa; scegliere le foto, e ripartire alle 7.00 per essere puntuali con il traffico alle 9.00…. Avevo anche la febbre a 39,50….
“Mi vuoi morto?”
Eppure alle 8.55 ero seduto nel salottino, che l’albergo ci aveva messo a disposizione, pronto per la scelta delle immagini.
Alle nove in punto Lei entrò nella stanza.
Il mio lavoro fu un successo, le piacque tantissimo. Questa galleria d’immagini è il risultato delle fotografie scelte dalla stessa Svletana Zakharova.
Svetlana Zakharova e Vadim Repin
“Pas de deux for toes and fingers”
Gala di danza/concerto – “Rassegna Tersicore” direzione artistica Daniele Cipriani
21-22 dicembre 2015, Auditorium della Conciliazione – Roma
Danzano:
Svetlana Zakharova
Johan Kobborg
Mikhail Lobukhin
Vjaceslav Lopatin
Vladimir Varnava
Vadim Repin violino
Anton Barakovskij assistente e primo violino
Orchestra giovanile Luigi Cherubini
Marianna Suriano e Giacomo Castellana nel pas de deux “il Cigno Bianco” da Il Lago dei Cigni, coreografia Lev Ivanov.
“Gran Gala del Cigno Nero” a cura di Daniele Cipriani
L’Aquila 4 agosto 2022
Festival di danza “i cento passi”organizzato dal teatro dei 99 con la direzione artistica di Loredana Errico ed Amalia Salzano.
Nell’incantevole cornice del Vallo Latino Volsco ad Anzio, l’Etoile Giuseppe Picone con la prima ballerina del teatro dell’Opera di Roma, Marianna Suriano, rende omaggio a Carla Fracci. Direzione artistica Simona Crivellone, Anzio 23 agosto 2021
Nuit blanche coreografia: Sébastien Bertaud
Eleonora Abbagnato con le stelle italiane nel mondo.
Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani – Spoleto 62mo Festival dei 2Mondi, piazza del Duomo 30 giugno 2019 – Spoleto
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“Romeo e Giulietta” (scena del balcone) coreografia Leonid Lavrovsky
“Grand pas classique” coreografia Victor Gsovsky
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“La figlia del Faraone” pas de deux coreografia Pierre Lacotte
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“Don Chisciotte” pas de deux II atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“Diana e Atteone” pas de deux coreografia Agrippina Vaganova
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“Cello duet” coreografia Nacho Duato
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“Le jeune homme et la mort” coreografia Roland Petit ripresa da Luigi Bonino
“Sylvia” coreografia Frederick Ashton
Foto Massimo Danza
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
“Le corsaire” coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019
Foto Massimo Danza
“Nureyev” pas de deux “Nureyev e Fonteyn” coreografia Yuri Possokhov
Tributo a Rudolf Nureyev, gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro Romano di Spoleto 28 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Don Chisciotte” pas de deux III atto, coreografia Marius Petipa
Tributo a Rudolf Nureyev, gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro Romano di Spoleto 28 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Le jeune homme et la mort” coreografia Roland Petit ripresa da Luigi Bonino
Le prove con Luigi Bonino
Tributo a Rudolf Nureyev, gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro Romano di Spoleto 28 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Le corsaire” pas de deux II atto coreografia Marius Petipa
“Il lago dei cigni” pas de deux del cigno bianco, II atto coreografia Lev Ivanov, Rudolf Nureyev
Tributo a Rudolf Nureyev, gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro Romano di Spoleto 28 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Le chant du compagnon errant” coreografia Maurice Béjart
Tributo a Rudolf Nureyev, gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro Romano di Spoleto 28 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Marguerite and Armand” coreografia Frederick Ashton
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani – Teatro La Fenice, Venezia 21 e 22 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Spartacus” pas de deux coreografia Jurij Grigorovic
“Le corsaire” pas de deux atto II coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani – Teatro La Fenice Venezia 21 e 22 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Spiral Twist” coreografia Russel Maliphant
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro La Fenice, Venezia 21 e 22 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Don Chisciotte” pas de deux atto III coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani, Teatro La Fenice Venezia 21 e 22 luglio 2018
“Don Giovanni” coreografia John Neumeier
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani – Teatro La Fenice, Venezia 21 e 22 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“La bella addormentata” pas de deux atto III coreografia Marius Petipa
“Il Lago dei cigni” pas de deux atto III detto del cigno nero coreografia M.Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani – Teatro La Fenice, Venezia 21 e 22 luglio 2018
Foto Massimo Danza
“Adagietto” coreografia John Neumeier
Museo Giacomo Manzù – Ardea 13 luglio 2018 a cura di Daniele Cipriani Entertainment
coreografia: Amedeo Amodio – voce: Vanessa Gravina – danzatori: Susanna Elviretti Umberto Desantis – flauto: Massimo Mercelli – arpa: Emanuela Degli Esposti
Foto Massimo Danza
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Roma Auditorium Parco della Musica 27 gennaio 2018
Foto Massimo Danza
“Amovéo” coreografia Benjamin Millepied
“Esmeralda” coreografia Marius Petipa da Jules Perrot
La Bayadère pas de deux, III atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Parco della Musica – Roma 27 gennaio 2018 Roma
Il corsaro pas de deux, II atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Parco della Musica – Roma 27 gennaio 2018 Roma
Diamonds Pas de deux da Jewels, coreografia George Balanchine
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Parco della Musica – Roma 27 gennaio 2018
Raymonda coreografia Yuri Grigorovich
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Parco della Musica – Roma 27 gennaio 2018
“Omaggio a Maria Callas” Teatro Rossini – Civitanova Marche 23 luglio 2017
Foto Massimo Danza
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza 18 e 19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“Il lago dei cigni” pas de deux del cigno nero, III atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza 18 e 19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“This bitter earth” coreografia Christopher Wheeldon
Les Étoiles Gala internazionale di Danza 18-19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“Spartacus” coreografia Yuri Grigorovich
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza 18-19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“Grand pas classique” coreografia Victor Gsovsky
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza 18-19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“Diana e Atteone” coreografia Agrippina Vaganova
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza 18-19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“Tschaikovsky pas de deux” Coreografia George Balanchine
Les Étoiles Gala Internazionale di Danza 18-19 marzo 2017
Foto Massimo Danza
“Lady of the camellias” Coreografia Val Caniparoli
Lucia Lacarra e Marlon Dino “Spiral Twist” coreografia Russel Maliphant
III atto Lago dei cigni, coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
coreografia Gerald Arpino
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
pas de deux IV atto coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Conciliazione 23 e 24 gennaio 2016
Potato e Memory – coreografie di Mats Ek
Quartet gala: divi diversamente giovani – A cura di Daniele Cipriani
Teatro Argentina – Roma 24 e 25 giugno 2015
Who cares Coreografia George Balanchine
Gran Gala di danza con le stelle del New York City Ballet all’Auditorium Parco della Musica Roma, 8 marzo 2015 – Direzione artistica Daniele Cipriani
Tschaikovsky pas de deux coreografia George Balanchine
Gran Gala di danza con le stelle del New York City Ballet all’Auditorium Parco della Musica Roma, 8 marzo 2015 – Direzione artistica Daniele Cipriani
Pas de deux cigno bianco Coreografia Lev Ivanov
Gran Gala di danza con le stelle del New York City Ballet all’Auditorium Parco della Musica Roma, 8 marzo 2015 – Direzione artistica Daniele Cipriani
Infiorata a Genzano Coreografia August Bournonville
Gran Gala di danza con le stelle del New York City Ballet all’Auditorium Parco della Musica Roma, 8 marzo 2015 – Direzione artistica Daniele Cipriani
Pas de deux da Il Talismano coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione Roma, 10-11 gennaio 2015
pas de deux Il Corsaro coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione Roma, 10-11 gennaio 2015
Pas de deux da Lo Schiaccianoci coreografia Marius Petipa, Lev Ivanov
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione Roma, 10-11 gennaio 2015
pas de deux atto II Il lago dei cigni – coreografia Lev Ivanov
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione Roma, 10-11 gennaio 2015
pas de deux da Don Chisciotte coreografia Marius Petipa
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione Roma, 10-11 gennaio 2015
pas de deux Terza Sinfonia di Gustav Mahler coreografia John Neumeier
Les Étoiles Gala internazionale di danza a cura di Daniele Cipriani
Auditorium Conciliazione Roma, 10-11 gennaio 2015