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  • Voices Polina Semionova Alejandro Virelles

    Voices Polina Semionova Alejandro Virelles

    Un passo a due tratto dalla coreografia di David Dawson ispirata dalla composizione “Voices” del musicista Max Richter e nata durante uno dei momenti più bui della pandemia, con lo scopo di alimentare i sentimenti di positività e consapevolezza attraverso il linguaggio della danza: per un mondo migliore e più giusto, la cui attuazione è nelle mani di tutti noi.

    L’étoile russa Polina Semionova e la stella cubana Alejandro Virelles hanno interpretato un suggestivo passo a due tratto da Voices.   

    Un pezzo di struggente carica emotiva e di suggestioni plastiche, un gioiello che ha arricchito con la notevole portata artistica dei suoi creatori e degli interpreti, il poliedrico palcoscenico di Les Ètoiles, il gala internazionale di danza voluto dall’impresario Daniele Cipriani per la gioia di tutti i cultori delle arti coreutiche.

    Voices, la cui prima assoluta è stata messa in scena il 26 settembre 2021 dallo Staatsballett di Berlino, è una splendida performance di danza firmata dal geniale coreografo britannico David Dawson, sulle omonime note di Max Richter, una delle figure più prodigiose della scena musicale contemporanea.


    Voices è stato creato e sviluppato durante uno dei momenti più bui della pandemia. Dawson, insieme al suo cast, ha intrapreso un viaggio introspettivo, permettendo ad uno spirito comune di fiducia di realizzarsi nei confini protetti, schermati e sicuri della sala prove. Da questa unità nasce una speranza genuina che a sua volta viene trasmessa al pubblico come un sentimento umano universale, ispirato dalla composizione VOICES (2020) di Max Richter. Per molti anni Max Richter si è dedicato allo studio della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite del 1948, parafrasando polifonicamente le parole iniziali della dichiarazione: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”. Queste parole sono il principio guida per le sue composizioni sceniche, contrastando il clima cupo degli attuali eventi globali in cui sono state create con la sua visione futura di un mondo migliore e più giusto la cui attuazione è nelle mani di tutti noi.

    David Dawson a proposito di questa creazione afferma: “La profonda partitura di Voices di Max Richter è una forza incredibilmente potente di positività e volevo provare a contribuire a quel senso di positività e consapevolezza attraverso il linguaggio della danza. Il corpo umano. Mi è venuta l’ispirazione di pensare all’idea degli ideali, e che la danza potrebbe cercare di esistere accanto alla musica ed al testo come terzo ideale. Per iniziare la ricerca di un senso di completa armonia e bellezza. Il movimento e la forma. Una nuova (gentile) specie umana. Per catturare l’essenza della sensazione che questo pezzo mi trasmette. La Sehnsucht.”
    “Questo lavoro mira a visualizzare il risveglio di una nuova era in cui possiamo provare ad andare avanti verso giorni migliori e creare il mondo in cui vogliamo vivere. Questi tempi difficili che stiamo vivendo ci plasmano, ci danno l’opportunità di riflettere e progredire, e ci aiutano a rivedere il mondo nella sua verità. Questo è il momento in cui il cambiamento può davvero avvenire. Guardo il nostro mondo e vedo una nuova energia, una rinascita di autenticità che diventa la nuova normalità. È un’evoluzione ed un nuovo mondo viene creato da una nuova generazione. Un nuovo posto in cui l’umanità possa avere la possibilità di essere la migliore possibile mentre impariamo di più sulle nostre infinite capacità e potenzialità.


    David Dawson
    Il coreografo britannico David Dawson è uno dei principali dance makers che operano oggi nel balletto classico. Il suo stile coreografico trasforma il balletto classico in nuove forme e le sue creazioni sono state elogiate dalla critica e dal pubblico di tutto il mondo.

    E’ stato insignito dei più prestigiosi premi internazionali, ed ha ricevuto il più alto premio teatrale russo per le arti visive, il Golden Mask Award, con la creazione “Reverence” per il Mariinsky Ballet, diventando cosi il primo coreografo britannico a realizzare un balletto per la leggendaria compagnia.

    Per la sua rivisitazione di “Faun(e)”, creata per l’English National Ballet, Dawson è stato nominato per lo UK Critics’ Circle National Dance Award e per il Prix Benois de la Danse Choreography Award.

    È artista associato al Dutch National Ballet dal 2015 ed al Semperoper Ballett dal 2020. Gli sono stati conferiti gli incarichi d’onore di mecenate artistico del Junior Ballet Antwerp e di coreografo laureato della European School of Ballet nel 2019. Tra il 2004 e il Nel 2012 David Dawson è stato coreografo residente per il Dutch National Ballet, il Semperoper Ballet e il Royal Ballet of Flanders. Dawson è stato anche invitato come membro della giuria del Prix Benois de la Danse a Mosca e del Dance Open International Ballet Festival a San Pietroburgo.

    Ha ideato numerosi balletti a livello internazionale, comprese le sue creazioni integrali di Romeo e Giulietta, Il lago dei cigni, Giselle e Tristano + Isotta. Per il cinema Dawson ha creato i suoi “7 Portraits of Solitude” per i ballerini del Semperoper Ballett, “Styx” per Maria Kochetkova e “The Swan” per lo Scottish Ballet.

    Nato a Londra nel 1972, David Dawson si è formato alla Rona Hart School of Dance, alla Arts Educational School e alla Royal Ballet School. Nel 1991 ha vinto il premio professionale al prestigioso Prix de Lausanne e lo stesso anno è entrato a far parte del Birmingham Royal Ballet. Si è unito all’English National Ballet nel 1994 come solista e un anno dopo si è trasferito ad Amsterdam per esibirsi con il Dutch National Ballet. Successivamente è entrato a far parte del Ballet Frankfurt nel 2000, dove ha lavorato con William Forsythe e si è esibito per altri due anni prima di decidere di dedicare il suo tempo alla creazione delle sue nuove opere.

    Le sue creazioni sono state introdotte nei repertori di molte compagnie di balletto internazionali tra cui StaatsBallett di Berlino, Bayerisches Staatsballett, Ballett Dortmund, Dutch National Ballet, English National Ballet, Aalto Ballet Theatre Essen, Balletto Nazionale Finlandese, Balletto Nazionale Ungherese, La Scala di Milano, Balletto Nazionale del Giappone, Balletto Nazionale Norvegese, Balletto Mariinsky, Royal New Zealand Ballet, The Royal Ballet, San Francisco Ballet, Scottish Ballet, Royal Swedish Ballet, Singapore Dance Theatre, Tulsa Ballet, e Vienna State Opera Ballet .

    Max Richter
    Max Richter è una delle figure più prodigiose della scena musicale contemporanea, con un lavoro rivoluzionario come compositore, pianista, produttore e collaboratore. Dai sintetizzatori e computer a un’intera orchestra sinfonica, il lavoro innovativo di Richter comprende album solisti, balletti, spettacoli in sale da concerto, serie cinematografiche e televisive, installazioni di videoarte ed opere teatrali. Richter ha una formazione classica, studia all’Università di Edimburgo, alla Royal Academy of Music di Londra, e completa i suoi studi con il compositore Luciano Berio a Firenze.

    “Memoryhouse”, il debutto di Richter nel 2002, è stato descritto da The Independent e Pitchfork Magazine come un “punto di riferimento”, mentre il suo album del 2004 “The Blue Notebooks” è stato scelto da The Guardian come uno dei migliori lavori classici del secolo.

    “SLEEP”, il suo lavoro concertistico di otto ore e mezza, è stato trasmesso ed eseguito in tutto il mondo, alla Sydney Opera House, al Kraftwerk di Berlino, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Philharmonie de Paris e al Barbican di Londra.

    Nel 2012 Richter ha “ricomposto” le famose Quattro Stagioni di Vivaldi, aggiudicandosi il prestigioso ECHO Classic Award ed un posto consolidato nelle classifiche.
    Il suo ultimo progetto registrato, The New Four Seasons, è stato pubblicato nel 2022, segnando i dieci anni del suo progetto Vivaldi Recomposed, ri-registrando il pezzo con strumenti d’epoca.

    Negli ultimi anni la musica di Richter è diventata un pilastro per molte delle compagnie di balletto più importanti del mondo, tra cui il Mariinski Ballet, la Scala di Milano, il Joffrey Ballet, il New York City Ballet, il Balletto dell’Opera di Parigi, l’American Ballet Theatre, la Semper Oper e l’NDT, mentre le sue collaborazioni con Wayne McGregor per il Royal Ballet sono state ampiamente acclamate.

    Richter ha scritto in modo prolifico per il cinema e la televisione, con progetti recenti tra cui Hostiles, Black Mirror, Taboo – che gli è valso una nomination agli Emmy, le serie della HBO The Leftovers e L’amica geniale e più recentemente White Boy RickMary Queen of Scots ed il film di fantascienza Ad Astra con Brad Pitt. La sua musica è presente anche in Shutter Island di Martin Scorsese, Waltz With Bashir di Ari Folman e nel film premio Oscar Arrival di Denis Villeneuve.

    Fonti:
    www.daviddawson.com
    www.maxrichtermusic.com

    Paola Sarto
    Foto Massimo Danza

  • Cinque di Mauro Bigonzetti  Polina Semionova

    Cinque di Mauro Bigonzetti Polina Semionova

    POLINA SEMIONOVA IN “ CINQUE” di Mauro Bigonzetti

    L’étoile russa Polina Semionova, principal guest artist del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino, in una coreografia di Mauro Bigonzetti, composta sulle musiche sacre dello “Stabat Mater” di Vivaldi.

    Ricca è l’offerta di performances per gli amanti della danza e della musica presentate al Gala Internazionale Les Etoiles a cura di Daniele Cipriani. 

    Uno spettacolo dalle mille suggestioni, che accontenta ogni esigenza coreutica ed estetica, stili di danza diversi e le firme più autorevoli del balletto.

    Oggi proponiamo le foto di un assolo che coinvolge profondamente per la sua forza drammatica ed espressiva. La talentuosa étoile russa Polina Semionova, principal guest artist del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino, interpreta una coreografia di Mauro Bigonzetti, composta sulle musiche sacre dello “Stabat Mater” di Vivaldi.

    Il pezzo si articola in particolare su due movimenti musicali, lo “stabat mater dolorosa ed il “quis est homo”.

    La vibrante sensibilità dell’artista Semionova fornisce vita e spessore ad una coreografia drammatica le cui linee risuonano di intensa emotività, corde barocche che colpiscono l’immaginazione, con arditi virtuosismi ed effetti prospettici, tipici del genio di Mauro Bigonzetti, maestro incontrastato della coreografia contemporanea.

    Polina Semionova è nata a mosca nel 1984. Dopo aver iniziato all’età di tre anni con il pattinaggio artistico assieme al fratello Dmitri, all’età di otto anni è ammessa, sempre insieme al fratello, alla scuola di ballo del teatro Bolshoi dove si diploma. A soli diciassette anni le viene offerto il ruolo di prima ballerina del corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Stato di Berlino. Dal 2012 è prima ballerina all’American Ballet Theater, principal guest al Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo e al Bavarian State Ballet di Monaco.

    Danzatrice di particolare bellezza e versatilità, porta in scena tutti i maggiori ruoli del balletto classico e neoclassico, mentre coreografi di fama internazionale hanno creato ruoli appositamente per lei.

    E’ stata insignita di prestigiosi premi ed onorificenze, nel 2001 le è stata conferita la Medaglia d’Oro al Concorso Internazionale di Balletto di Mosca, nel 2002 il Primo Premio del Concorso di Balletto Vaganova di San Pietroburgo e il Premio Junior del Concorso Internazionale di Balletto di Nagoya, Giappone. Nel 2004 è stata insignita del Premio del pubblico di Berlino “Daphne”, nel 2005 del “Deutschen Kritikerpreis” e del “Deutschen Tanzpreis Zukunft”. Nel 2007 è stata nominata “Ballerina dell’anno” dalla rivista di balletto tedesca “Tanz” e ha ricevuto nel 2008 il “Premio Heinz Spoerli”. Nel 2014 le è stato conferito il premio più importante nel mondo del balletto, il “Benois de la Danse”. Nell’aprile 2017 è stata nominata “Berliner Kammertänzerin” dal Senato di Berlino. Nel 2013 Polina Semionova è stata nominata professore onorario più giovane alla Staatliche Ballettschule di Berlino.

    Mauro Bigonzetti nasce a Roma, dove si diploma alla scuola del teatro dell’Opera ed entra a far parte del corpo di ballo. Nel 1982 entra a far parte dell’Aterballetto, collaborando con grandi coreografi (Alvin Ailey, Glen Tetley, William Forsythe, Jennifer Muller) ed interpretando balletti di George Balanchine e Léonide Massine.

    Nella stagione 1992-1993 lascia l’Aterballetto e sviluppa la sua attività di coreografo stringendo un’intensa collaborazione con il Balletto di Toscana e collaborando con diverse compagnie internazionali.

    Dal 1997 al 2007 è stato Direttore Artistico dell’Aterballetto, rinnovando la Compagnia e ricostruendone il repertorio; lasciata la direzione per dedicarsi maggiormente all’attività di coreografo per diverse realtà internazionali, ha mantenuto sino al 2012 la collaborazione con la Compagnia in qualità di coreografo residente.

    Le più importanti collaborazioni al di fuori di Aterballetto sono state realizzate con le seguenti compagnie: English National Ballet, Stuttgarter Ballett, New York City Ballet, Ballet du Capitole di Tolosa, Gauthier Dance Theaterhaus Stuttgart, Alvin Ailey American Dance Theater, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro di San Carlo di Napoli, Staatsballett Berlin, Semperoper di Dresda, Les Grands Ballets Canadiens, Ballet Argentino, Corpo di Ballo dell’Arena di Verona, Ballett Basel, Ballett der Staatsoper Hannover, Balè da Cidade de São Paulo, BalletNext e Ardani Artists di New York, Balletto del Bol’šoj, Culbenkian Ballet, Balletto di Toscana, Les Ballets Jazz Montreal, Pennsylvania Ballet, Dominic Walsh Dance Theater di Houston, Ballett Augsburg, The National Ballet of China, Ballet National de Marseille, Ballet de Santiago de Chile, Ballett Dortmund, Ballett Zürich, Ballet des Staatstheater Nürnberg, Swedish Royal Ballet, Balletto dell’Opera di Ankara, Balletto Nazionale di Belgrado, Estonian National Ballet, Companhia Nacional de Bailado del Portogallo, Teatro Cólon di Buenos Aires, Deutsche Oper Berlin,Wiener Staatsoper Ballett, Balletto dell’Opera di Praga.

    Il primo lavoro da lui concepito per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è stato Foreaction, su musica di Giuseppe Calì, nel 1993; due anni dopo ha curato la coreografia delle Streghe di Venezia, con libretto, scene e costumi di Beni Montresor e musica di Philip Glass, protagonista Carla Fracci. È poi tornato nel 2002, per Omaggio a Nino Rota, nato inizialmente come pas de deux e poi sviluppato con il Corpo di Ballo scaligero. Nel 2008 è stato chiamato a riallestire Mediterranea, uno dei suoi cavalli di battaglia per il Balletto di Toscana, portato anche in tournée dal Corpo di Ballo scaligero. A lui viene affidato il titolo inaugurale della Stagione di Balletto 2015-2016, Cinderella, nuova creazione sulla Cenerentola di Prokof’ev, per il Corpo di Ballo scaligero, l’étoile Roberto Bolle e l’artista ospite Polina Semionova. Nel 2016 è Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

    Paola Sarto

    Foto di

    Massimo Danza

  • Polina Semionova e Dmitry Semionov

    Polina Semionova e Dmitry Semionov

    Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019

    Foto Massimo Danza

    “Cello duet” coreografia Nacho Duato

  • Polina Semionova

    Polina Semionova

    Les Étoiles Gala Internazionale di Danza a cura di Daniele Cipriani Auditorium Parco della Musica 20 e 21 gennaio 2019

    Foto Massimo Danza

    “La morte del cigno” coreografia Mikhail Fokine